"Caro Massimo, il Dessman che hai costruito è la prima versione; il profilo usato non era molto performante e inoltre l'ala era realizzata senza longherone. Vendilo e fattene un altro con le ali più robuste e performanti......."  queste le parole di Luigi già mentre Massimo faceva i primi lavori sul suo Desman.

I fatti:

11 settembre, Cornua, Scirocco.  I soliti amici convincono Massimo a lanciare il modello in una condizione non eccellente....... il modello perde quota sembra a causa di reazioni anomale al minimo movimento di alettoni.

Luigi offre il suo aiuto a Massimo...... "se hai problemi passami la radio". Quando Luigi interviene il modello è un puntino, riesce a spiralare un poco col solo direzionale, poi appena usa gli alettoni per spianare il modello questo parte per i fatti suoi e complice la bassa quota si "imbosca"  con un rumore che non lascia presagire nulla di buono. In tre iniziano le ricerche lungo il pendio scosceso, radio in mano per aiutare la vista con l'udito. Dopo una bella fatica finalmente nel bosco si sente il cinguettio dei servi digitali provenire dall'alto di una pianta...... Il Desman è appolliato tra i rami con una frattura esposta all'ala sinistra, un graffio nella coda ma fortunatamente respira e non perde sangue. I tre soccorritori si prodigano per farlo scendere dalla pianta (purtroppo non esistono prove di questa fase comico/drammatica) e risalgono stanchi il pendio. 

Massimo sta ancora cercando di capire per quale motivo il modello impazziva appena si toccavano gli alettoni.

Il lieto fine:

lunedì 13 settembre Luigi ha fatto avere a Massimo due blocchi di polistirolo contenenti le ali del Desman "nuovo modello" da realizzare tassativamente con longherone; sembra che si sia sbilanciato nel dire che se l'aliante avesse avuto da subito le ali "giuste" la frattura l'avrebbe avuta l'albero...