Salgo al Fasce timoroso di trovare le condizioni del giorno precedente: tramontana e un freddo porco. Invece il freddo c'è ma spira una leggera brezza di mare. Sul pendio trovo già numerose auto di modellisti e anche in aria c'è un pò di traffico. Io devo provare l'Arcus dopo gli affinamenti sucessivi alle ultime radicali modifiche. Oltre questo, allo scopo di combattere i disturbi del volo precedente ho installato una ricevente Hitec 7 canali PCM comandata da una Eclipse 7 in PCM. Nessun disturbo, se non contiamo quelli del pilota abituato a tutt'altra radio e al pulpito! Dopo la verifica della frequenza si vola. La condizione inizialmente sostiene bene ma sono io a non reggere: non conosco ancora bene il modello e il pilotaggio a pollici (senza esponenziale) mi rende un pò scattoso nei comandi. Mentre prendo confidenza la condizione cala inesorabile e in aria cala anche il traffico. Non passa molto che Luigi tira fuori il biplano: vuol dire che non c'è veramente più nulla! Infatti dopo averlo ammirato fare ogni tipo di figura mi esrecito in atterraggi. Lancio, faccio un pò di quota a motore e imposto il circuito di atterraggio. Il tutto tra la dozzina e la quindicina di volte. Cercando di mettermi il modello a pochi passi. Per rompere la monotonia dell'esercizio faccio qualche giro in rovescio con un pò di motore e devo dire che il modello si comporta egregiamente. Poi, timoroso per l'autonomia residua (non è bello finire le batterie in rovescio a pochi metri dal suolo) faccio qualche atterraggio e smonto. Il sole è ormai calato e quando insieme a Luigi abbandono il pendio (siamo gli ultimi naturalmente) il termometro dell'auto indica 3°, a conferma di quanto può essere GRAVE questa MALATTIA.
Il filmato che segue non è stato girato oggi, ma si riferisce ad un precedente test del modello nelle mani esperte di Luigi.