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Arriva il freddo PDF Stampa E-mail
marted́ 18 novembre 2008
  
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Ebbene si, la stagione di "maglietta e pantaloni corti" è terminata. Basta salire in pendio per vedere le temperature scendere di parecchi gradi. Questa caratteristica è sufficiente a "selezionare" i modellisti; solo i più malati non si preoccupano di eventuali acciacchi e sfidano le intemperie pur di fare un pò di ginnastica ai pollici, se poi aggiungiamo fango, nebbia, nuvole si può facilmente capire come mai chi non ha la nostra malattia ci considera "suonati"

 

pilota in foto è installata una micro-stufa a pellets  che con un sistema di serpentine scalda dell'olio il quale, pompato dal movimento degli stik circola all'interno degli indumenti (dal calzino al colletto) tenendolo ben caldo. 

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Altro problema di difficile soluzione per il Modellista Tecnologico (MT) è quello del cosidetto "freddo alla mano destra" (sinistra per i mancini) che colpisce il pilota al momento del lancio e può compromettere l'intero volo. Per ovviare a questo inconveniente si sono cercate diverse soluzioni ma ad oggi non si è trovata quella ideale. Infatti il banale guanto, indossato al momento del lancio, sarebbe di sicuro impaccio una volta infilata la mano nella custodia ed inoltre rischierebbe di mandare in fiamme il pilota se a contatto con le scintille prodotte dalla stufa. E così il Modellista Tecnologico Ricco (MTR) si è munito di un altro gadget: il lanciatore, che, portato sul campo, interviene al momento giusto evitando il pericoloso raffreddamento della mano. Ormai nei siti specializzati on-line, l'articolo è comune, ma il consiglio è di affidarsi nella scelta non solo al prezzo ma anche ad altre caratteristiche:

1)la potenza. Quello in foto può lanciare modelli da 200 gr fino a 20 kg senza problemi, fino a due kg lancia senza rincorsa (e non è poco quando il terreno è infangato) e può comunque essere usato tutto l'anno al posto della catapulta. Provate la lanicare un modello di 12 kg usando un lanciatore importato dall'oriente che ne pesa 36 e vedrete la differenza.

2) il costo Sul mercato come detto c'è di tutto; dall'aspirante lanciatore al lanciatore super professionista; al solito, consiglio di richiedere una prova sul campo (usate un modello robusto e non di pregio) mettetelo alla prova chiedendo in che direzione lancerebbe, vedete come impugna il modello ecc.

3) il consumo. E' lampante che occorre maggiore potenza per lanciare un modellone di 10 kg rispetto ad uno di quattr'etti. Ma se i vostri modelli sono leggeri sappiate che nutrire e tenere in forma un lanciatore "XXL" è molto più oneroso che acquistarlo quindi... prendetelo della misura giusta, se poi i modelli cresceranno di misura, sarete sempre in tempo a cambiarlo.

 Io,  da parte mia, non potendomi permettere nè l'acquisto nè il mantenimento di un mega lanciatore, come al solito, l'ho fatto!

Ormai ha sette anni, pesa 26Kg e con i modelli fino al kg funziona egregiamente (non è una catapulta si intende, ma consuma un decimo di altri)

 ATTENZIONE, non tutti i modellisti possono permettersi certi lussi, quindi vi regalo un prezioso consiglio. Vale sia non abbiate il lanciatore, sia che sia temporaneamente inutilizzabile. Prendete un guanto morbido, caldo e due misure più largo della vostra mano, lo indossate, posate l'interno della mano (mi raccomando, che sia quella che usate per lanciare) su uno strato di colla 5 minuti precedentemente preparata e poi impugnate il modello nella "posizione di lancio" fino ad essicazione avvenuta. A questo punto non solo disporrete di un modello originale ed unico, ma oltre ad aver risolto il problema del freddo (al lancio il guanto se ne va col modello e voi mettete la mano nuda sugli stick, vicino alla stufa) avrete risolto anche quello di quelle antipatiche pietroline che sono sempre in agguato sulla traiettoria di atterraggio e finiscono per rovinare le nostre belle fusoliere perchè il nostro morbido guanto farà anche da airbag.

 

Ultimo aggiornamento ( domenica 29 novembre 2009 )
 
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